Ticket licenziamento 2018: penalizzate le imprese che riducono il personale

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Dal 2018 il ticket licenziamento è raddoppiato per le imprese rientranti nell’ambito di applicazione della CIGS che ricorrono a procedure di licenziamento collettivo. La legge di Bilancio per il 2018 stabilisce infatti che per ciascun licenziamento effettuato nell’ambito di
procedure collettive il datore di lavoro debba versare un contributo pari all’82% del massimale mensile ASpI, moltiplicato per tre nei casi in cui non si sia raggiunto l’accordo sindacale. Per i licenziamenti individuali invece l’importo del ticket resta pari al 41%. Come calcolare il contributo dovuto?

Dal 2018 raddoppia il contributo AsPI sui licenziamenti. La novità è contenuta nella legge di Bilancio 2018 che ne prevede l’incremento nel caso di licenziamenti collettivi. L’articolo 1, comma 137 della legge n. 205/2017, infatti, stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2018, per ciascun licenziamento effettuato nell’ambito di procedure collettive da parte di un datore di lavoro tenuto alla contribuzione per il finanziamento dell’integrazione salariale straordinaria (articolo 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148), l’aliquota percentuale di cui all’articolo 2, comma 31, della legge 28 giugno 2012, n. 92, è innalzata all’82%.

Rimangono fuori dall’aumento, i licenziamenti effettuati a seguito di procedure di licenziamento collettivo avviate ai sensi dell’articolo 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223 entro il 20 ottobre 2017.

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